mercoledì 1 ottobre 2008

LA DISTRUZIONE DELLA SCUOLA PUBBLICA

"Facciamo l'ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito alpotere, un partito dominante, il quale però formalmente vuolerispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Nonvuol fare la marcia su Roma e trasformare l'aula in alloggiamentoper i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvatadittatura. Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e pertrasformare le scuole di Stato in scuole di partito? Si accorge chele scuole di Stato hanno il difetto di essere imparziali. C'è unacerta resistenza; in quelle scuole c'è sempre, perfino sotto ilfascismo c'è stata. Allora, il partito dominante segue un'altrastrada (è tutta un'ipotesi teorica, intendiamoci). Comincia atrascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle.Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private.Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quelpartito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a questescuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia persino aconsigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondosono migliori si dice di quelle di Stato. E magari si danno deipremi, come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a queicittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece chealle scuole pubbliche alle scuole private. A "quelle" scuoleprivate. Gli esami sono più facili, si studia meno e si riescemeglio. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata. Ilpartito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole diStato in scuole di partito, manda in malora le scuole di Stato perdare la prevalenza alle sue scuole private. Attenzione, amici, inquesto convegno questo è il punto che bisogna discutere. Attenzione,questa è la ricetta. Bisogna tener d'occhio i cuochi di questa bassacucina. L'operazione si fa in tre modi: ve l'ho già detto: rovinarele scuole di Stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i lorobilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e ilcontrollo sulle scuole private. Non controllarne la serietà.Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimiper insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare allescuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuoleprivate denaro pubblico."

Piero Calamandrei - discorso pronunciato al III Congresso in difesa della Scuola nazionale a Roma l'11 febbraio 1950.

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