"Facinorosi" è una parola fantastica, non la sentivo dai tempi della "Notte" di Nino Nutrizio (i più giovani non possono sapere che cosa si sono persi…), dai tempi della vecchia destra d´ordine, azzimata e perbenista. Il Berlusconi che denuncia i "facinorosi" è esattamente questo, un milanese anziano che non apprezza e non capisce i cortei di giovinastri pieni di grilli per la testa, andassero a lavorare, andassero.
Se non ci fosse da preoccuparsi – forti delle esperienze passate – per eventuali violenze (infiltrazioni di fanatici, provocazioni di farabutti), ci sarebbe da divertirsi di fronte allo spettacolo sorprendente di una destra che si è venduta per anni al mercato della "modernità", del "nuovo", del "cambiamento", e si ritrova a borbottare davanti ai cortei come la vecchia borghesia dei padri e dei nonni. Vecchi e presi alla sprovvista da un movimento molto nuovo, ecco come ci appaiono all´improvviso i giornali e i capi della destra italiana: Berlusconi in testa. Ci manca solo una polemica contro i capelloni, un corsivo indignato contro la promiscuità sessuale nelle scuole occupate, e ci parrà di essere tornati agli sconquassi della nostra remota giovinezza. Nel frattempo la giovinezza altrui veleggia da altre parti, per sua fortuna. E per sfortuna di una maggioranza che torna a essere, banalmente, di benpensanti spaventati.
Michele Serra (laRepubblica 25 Ottobre 2008)
sabato 25 ottobre 2008
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