venerdì 10 ottobre 2008

Alla ricerca del mandante

C´è il "delitto", scoperto da questo giornale insieme a "Report", la trasmissione tv di Milena Gabanelli: l´ennesima norma ad personam, infilata di straforo dentro il decreto sull´Alitalia e ritagliata su misura per salvare finanzieri come Tanzi e, soprattutto, banchieri come Geronzi. Ci sono i "colpevoli": Angelo Maria Cicolani e Antonio Paravia anonimi parlamentari del Pdl relatori dell´emendamento, "peones" come lo furono, nella precedente legislatura berlusconiana, i Cirielli e i Nitto Palma che mettevano la firma sulle peggiori nefandezze giudiziarie commissionate dagli avvocati del premier.Ma chi è il "mandante" di questa nuova legge-vergogna, che nel silenzio della maggioranza e nell´ignoranza dell´opposizione stava per passare al vaglio del Parlamento? Berlusconi dichiara: «Non ne sapevo niente». E questo, per lui, è normale, come quando giura: «Non mi occupo mai delle mie aziende». Tremonti fa molto di più: «O va via l´emendamento, o vado via io», annuncia nella solennità dell´aula di Montecitorio. E questo fa onore al suo rigore morale e alla sua serietà politica. Ma la domanda resta. Chi è il "mandante"? E che garanzia abbiamo che il centrodestra non riprovi a infilare da qualche altra parte la norma che salva, con Geronzi, il capitano di un nuovo assetto di potere economico e finanziario che si sta organizzando attorno alla stella fissa del Cavaliere? Nessuna, purtroppo. Dal lodo Alfano al lodo Cicolani: questo è lo "stile della casa". E poi si scandalizzano se qualcuno si preoccupa per la qualità della nostra democrazia.
(da laRepubblica 10 Ottobre 2008)

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