
La vera “riforma” è contenuta nella legge 133 del 6 agosto 2008 che rade al suolo qualsiasi residuo di qualità educativa e didattica che nel tempo ha resistito, in particolare nella scuola dell’infanzia e primaria, il tutto sostenuto da una grancassa di bugie e proclami demagogici. Uno su tutti: il ritorno ai voti in decimi e al voto in condotta come cura per la maleducazione, il bullismo, la perdita di autorevolezza degli insegnanti…che è un po’ come proporre di tornare al calesse per ovviare all’inquinamento e all’effetto serra… Fatto sta che dietro a specchietti come questo, come il grembiule e la bocciatura per il voto in condotta si nascondono i tagli di tutte le risorse possibili e immaginabili: docenti, compresenze, tempo scuola, professionalità specializzate.
E il sindacato che fa? Invece di ammettere l’errore madornale della difesa a oltranza di insegnanti non solo fannulloni, ma anche incompetenti o inadeguati a stare con i bambini, invece di promuovere un sistema di formazione e di valutazione di insegnanti degni e capaci e di rivendicare retribuzioni commisurate alla responsabilità e alla competenza rispolverano gli slogan degli anni ’70.
L’opposizione che fa? Borbotta o tace.
E fra l’incudine e i martelli ci sono migliaia di bambini, ragazzi ed il loro futuro.
E’ proprio il caso di dirlo: Beata Ignoranza!
In: http://blog.libero.it/manualeperdonne/5670354.html
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