domenica 30 marzo 2008

LA POSSIBILITA’ DEL RIFIUTO DEL VOTO E’ UNA BUFALA

Questo è ciò che si legge in centinaia di siti e post.

Pochi lo sanno ma la legge prevede la possibilità di rifiutarsi di votare e metterlo a verbale. Quando si va al seggio e dopo che le schede sono vidimate si dichiara che ci si rifiuta di votare e si vuole che sia messo a verbale.
Le schede di rifiuto vengono CONTATE e sono VALIDE, contrariamente alle schede nulle o bianche o all’astensione dal voto. Nessun media (chiaramente) ne parla, sembra che i giochi della CASTA siano già fatti, come al solito la gente andrà a votare il “meno peggio”.
Nel caso le schede di rifiuto arrivassero a un certo numero ( cosa mai successa nelle elezioni italiane) la casta avrebbe “qualche problema” nell’assegnare i seggi vuoti e i media saranno obbligati a parlarne. Fate girare questa mail il più possibile, è l’unica maniera per fare sentire la voce di tutti quelli che vogliono un sistema con persone veramente nuove e non un branco di professionisti della politica che rubano soldi parlando di niente.
L’astensionismo passivo non fa percentuale di media votanti e riguardo alle elezioni legislative il nostro sistema di attribuzione non prevede nessun quorum di partecipazione. Quindi, se per assurdo nella consultazione elettorale votassero tre persone, ciò che uscirebbe dalle urne sarebbe considerata valida espressione della volontà popolare e si procederebbe quindi all’attribuzione dei seggi in base allo scrutinio di tre schede.
Altresì le schede bianche e nulle, fanno si percentuale votanti, ma vengono ripartite, dopo la verifica in sede di collegio di garanzia che ne attesti le caratteristiche di bianche o nulle, in un unico cumulo da ripartire nel cosiddetto premio di maggioranza….(per assurdo sempre votando bianca o nulla se alle prossime elezioni vincesse Berlusconi le suddette schede andrebbero attribuite nel premio di Forza Italia). Esiste però un METODO DI ASTENSIONE, che garantisce di essere percentuale votante (quindi non delegante) ma consente di non far attribuire il proprio non-voto al partito di maggioranza. è infatti facoltà dell’elettore recarsi al seggio e una volta fatto vidimare il certificato elettorale, AVVALERSI DEL DIRITTO DI RIFIUTARE LA SCHEDA, assicurandosi di far mettere a verbale tale opzione; è possibile inoltre ALLEGARE IN CALCE AL VERBALE, UNA BREVE DICHIARAZIONE IN CUI, SE VUOLE, L’ELETTORE HA IL DIRITTO DI ESPRIMERE LE MOTIVAZIONI DEL SUO RIFIUTO (es.: “Nessuno degli schieramenti qui riportati mi rappresenta”)”.

In riferimento a quanto sopra, c’è da dire quanto segue:
  • le schede bianche e quelle nulle NON rientrano nei calcoli per l'assegnazione del premio di maggioranza: prima inesattezza; infatti l'attuale legge elettorale (c.d. "Porcellum" L. 270/2005 che modifica il D.P.R. 361/1957), prevede che i calcoli per l'assegnazione dei seggi (e quindi anche del premio di maggioranza) vengano effettuati sulla base dei "voti validi espressi" (vedi art.1 comma 11, n. 2 della legge stessa); quindi le schede nulle e bianche sono insignificanti ai fini dei conteggi.
  • il nostro ordinamento NON prevede il "rifiuto del voto", al momento in cui si presenta al seggio elettorale; quindi il “rifiuto” consigliato nel blog si potrebbe configurare come “voto fuori dalla cabina”, ma, dice la legge, “Se l’elettore non vota entro la cabina, il presidente dell’Ufficio deve ritirare la scheda, dichiarandone la nullità e l’elettore non è più ammesso al voto” (art.62 D.P.R. 361/1957) oppure potrebbe configurarsi come artificioso indugio nell'espressione di voto, e in tal caso “Il presidente della sezione…può disporre degli agenti della Forza pubblica e della Forza armata per fare espellere od arrestare coloro che disturbino il regolare procedimento delle operazioni elettorali o commettano reato” (art.46 del T.U. n.570 del 1960 ovvero art. 44 D.P.R. 361/1957): in entrambi i casi, comunque, si tratterebbe di voto nullo; ulteriore conferma è il fatto che queste schede di fatto bianche, insieme con quelle nulle, verranno inserite dal presidente del seggio in un apposito plico, parificandole così alle schede nulle.
  • in merito alla richiesta di verbalizzazione del rifiuto del voto, è bene ricordare che l’art. 104 del D.P.R. 361/1957, obbligando il segretario di seggio a verbalizzare “proteste o reclami”, si riferisce a eventuali proteste e reclami “di elettori”, quindi nella loro qualità specifica di persone che esprimono un voto e in relazione esclusiva all’espletamento di questo loro diritto.

sabato 29 marzo 2008

ORLANDO AVEVA RAGIONE!


Ora ne siamo certi; nella nostra martoriata terra non c'è solo la mafia, la corruzione, il voto di scambio, la collusione; c'è pure qualche presidente di seggio che, per ragioni ovviamente losche, ha manomesso le schede elettorali, facendo variare sensibilmente il risultato dello spoglio. Io ritengo che nessuna pena sia troppo lieve per chi attenta alla democrazia in questo modo così ignobile.

lunedì 24 marzo 2008

CARO WALTER, TI SCRIVO...

Caro Walter, sono un elettore e sostenitore storico di PCI/PDS/DS/Ulivo/Unione a cui ho sempre dato voto, partecipazione, denaro e sostegno, anche nei momenti in cui incapacità e/o malafede dei vertici si accanivano sulla mia fiducia.

Ecco dunque il prezzo che ti chiedo di pagare in cambio del mio voto.

1. chiedo primarie vere, in tempo utile, con bilanci pubblici e meccanismi trasparenti, aperte alla partecipazione di chiunque voglia impegnarsi per individuare candidati nuovi, di valore, senza conflitti d'interesse, senza padri nobili, senza passati oscuri e futuri inquietanti.

2. chiedo una commissione d'inchiesta con scadenze precise, la sospensione dall'incarico agli inquisiti per i reati più gravi, trasparenza sul ruolo dei politici coinvolti.

3. basta genuflessioni a Betori, Bertone, Ruini.

4. chiedo una legge sul conflitto d'interessi subito, un'altra sul riassetto democratico delle frequenze subito dopo sono una condizione essenziale perché io voti Partito democratico.

5. chiedo una chiara inversione di tendenza, dato che in certe realtà locali abbiamo messo in sella i peggiori amministratori di centrosinistra.

Ho infine l'esigenza di riforme serie, razionali e veramente “di sinistra” in vari ambiti (Sanità, Lavoro, Rifiuti urbani, Scuola, Minoranze, Pacs, Legge elettorale, eccetera).

Grazie dell'attenzione.

Alberto Biragli in: http://www.onemoreblog.it/archives/018915.html

domenica 23 marzo 2008

LA CASA DI AUGUSTO SUL PALATINO

Viaggio nella Domus di Augusto
(21 marzo 2008)
Il famoso archeologo Andrea Carandini ci fa da Cicerone fra le meraviglie appena riaperte dei Fori Imperiali. Un vero viaggio nel passato



GLI ALTRI VIDEO

sabato 22 marzo 2008

I DIRITTI E LA BARBARIE

Sacrificate ovunque in nome della sicurezza, le libertà civili hanno ricevuto un inatteso aiuto pochi giorni fa dalla Corte costituzionale tedesca, che ha ritenuto illegittima una norma antiterrorismo fortemente restrittiva dei diritti. Ha creato un nuovo diritto della persona: "il diritto fondamentale alla garanzia della confidenzialità e dell´integrità del proprio sistema tecnico-informativo", come espressione del diritto della personalità. Alle sue spalle vi è una lunga riflessione, cominciata nel 1983 con una sentenza sempre della Corte costituzionale tedesca che, riconoscendo il diritto all´autodeterminazione informativa, ha notevolmente influenzato l´intera riflessione su privacy e libertà. Con tanto parlare di modernità e di futuro, è sostanzialmente scomparsa proprio l´intera questione del significato e degli effetti delle innovazioni scientifiche e tecnologiche, dunque il tema capitale del nostro tempo. La sentenza della Corte costituzionale tedesca è una sfida ad un´altra Europa, quella dei ministri degli Interni e di quei commissari europei che vogliono realizzare proprio le forme di controllo capillare ritenute incompatibili con la libertà della persona. Basta ricordare, ad esempio, l´intervento della Corte Suprema degli Stati Uniti sulla vicenda di Guantanamo o le sentenze della Corte costituzionale italiana su alcune delle cosiddette "leggi vergogna" del quinquennio berlusconiano.
Grande è la responsabilità dei giudici costituzionali e della cultura giuridico-politica nel garantire il pieno rispetto e lo sviluppo delle libertà e dei diritti fondamentali. Bisogna reinterpretare le norme costituzionali esistenti, non solo creare diritti nuovi. Ad essi, e solo ad essi, si deve l´agghiacciante catalogo delle violenze nella caserma di Bolzaneto a Genova. La dignità umana, cardine della nostra Costituzione e proclamata "inviolabile" in apertura della Carta dei diritti fondamentali dell´Unione europea, non aveva mai conosciuto in Italia una così profonda mortificazione.
(Sintesi di un articolo di Stefano Rodotà su Repubblica 22.3.08; leggi l'intero articolo in: http://www.pinoscimeca.it/Giornali/articoli/Diritti_barbarie_Rodotà.htm )

giovedì 20 marzo 2008

IL 'CAVALIERE' SI MONTA LA TESTA

Roberto Benigni, con vorticosi ed eloquenti riferimenti di immagini, recita-canta una conzonetta con rime baciate, in cui si ricorda la personalità megalomane e vuota di questo cavaliere, che per due volte si è seduto sulla poltrona della presidenza del consiglio, e - quel che è peggio - vuole tornarci. Occhio gente; con questo bellimbusto ci sarebbe un gran trambusto!!!

mercoledì 19 marzo 2008

IL 'PROGRAMMA' DI BERLUSCONI

La vignetta, sapida da un lato e significativa dall'altro, ci ricorda che la prima cosa che avrebbe dovuto fare il governo di centro-sinistra era di 'stracciare il programma' di Berlusconi, e cioè di varare un decreto con una ferma e definitiva condanna del conflitto di interessi in cui è coinvolto il Cavaliere; ma, come dice il personaggio della vignetta, ora è 'troppo tardi', perchè anche in quest'ultima volata della campagna elettorale le forze dei due schieramenti sono veramente impari. Infatti l' "arma" a disposizione del Cavaliere ha un'immensa forza di impatto rispetto all' "arma" di Veltroni; ricordate, nel film 'Per un pugno di dollari', la battuta di Ramon a Joe: "Quando un uomo con la pistola incontra un uomo con il fucile, quello con la pistola è un uomo morto".

In: http://farm4.static.flickr.com/3050/2342127136_b32118926f_o.gif

GIOVINEZZA, GIOVINEZZA

In uno stato repubblicano, nessuno dovrebbe abbandonarsi 'allegramente' a certi gesti 'nostalgici' che ci riportano a un passato non troppo glorioso per l'Italia; eppure sor Ciarrapico non ci ha pensato due volte a fare il saluto con il braccio destro alzato. Ed ecco che il gesto ci riporta tutti quei falsi miti del ventennio: la marcia, la forza, il celodurismo ante litteram e - ovviamente - quell'inno 'Giovinezza, giovinezza' così antifrastico nella misura in cui era cantato da uomini vecchi dentro e qualche volta anche...fuori.

La vignetta si trova in: http://maurobiani.splinder.com/post/16382360

lunedì 17 marzo 2008

VOTO PREFERENZA VENDESI

Uno dei tanti motivi per cui il PD rischia grosso, specie al Sud, è, com'è ben noto, il clientelismo. In questa originale immagine satirica si adombra la nuova fenomenologia di coloro che vendono (e non solo metaforicamente) il proprio voto: si potrebbe pensare all'evoluzione della...specie.

In: http://avereoessere.blogspot.com/2008/03/vendesi-voto.html

venerdì 14 marzo 2008

DIALOGUS CUM ANTIQUIS

DIALOGUS CUM ANTIQUIS...HODIE CUM CATULLO
FABIO FAZIO INTERVISTA CATULLO (*)

Hodie, notus diurnarius Fabius Fatius in sua trasmissione "Iuppiter pluitne an non? G. V. Catullum recipit.
Fatius: Salvete homines et mulieres dilectum auditorium felicissimae trasmissionis "Iuppiter pluitne an non?! Hodie ante diem quartum Kalendas Iunias MMVII p. Chr. n., vigilia prima, hospes noster erit amatissimus poeta Romanus... Gaius Valerius Catullus!!!
Catullus: Valete te, Fabi atque vos, innumeri telespectatores.
Fatius: Laetus sum hoc vespere tecum loqui. Mihi autem fatigatus videris. Cur?
Catullus: Verum est! Hesterno die apud me meus amicus Fabullus cenavit, etiamsi paucum cibi mihi erat, quod sacculus meus plenus aranearum erat. Feliciter ipse secum attulit bonam atque magnam cenam et, quod maximum erat, vinum et formosam puellam! Puto forsitan me nullum frenum habuisse...
Fatius: Omnibus notae sunt tuae innumerae atque sincerae amicitiae. Sed, contra, de lesbia loquamur. Multi telespectatores televisionis "Telepupi" plurimas epistulas nobis miserunt, quaerentes cuius uxor Lesbia esset...

Catullus: Solum dicere possum hoc: eam sororem dilectissimam esse illustris tribuni plebis, qui sine dubio numquam amatus est a Cicerone, optimo omnium patrono. Attamen, noli nominare illam miseram, scortum, infidam, adulteram, meretricem...haec mulier meam vitam perdidit, sed tamen meis carminibus optima musa fuit. Non omnia mala nocent.
Fatius: In verbis tuis percipere mihi videtur...Quod vinculum cum Lesbia te vinxit?
Catullus: Amor meus erga Lesbiam non talis erat qualem consuetudo nobis tradidit, quod Lesbia mea uxor non erat; sed eodem tempore talis amor pertinebat ad mores Maiorum, cum nixus esset fide foedereque.
Fatius: Idemne Lesbia de amoris vinculo sentiebat?
Catullus: Lesbia semper meam fidem fregit, ruptis promissis et iniuria ad amorem meum facta: ego eam diligebam, ipsa autem in quadriviis et angiportis glubebat magnanimos Remi nepotes.
Fatius: Igitur dicendumne est te eam amare an bene velle?
Catullus: Lesbiam amavi ut nulla mulier possit tantum se amatam dicere, putans mihi amandum esse maxime ante illam aeternam noctem atque basia mille dein mille altera petenda. Ineptus factus sum, etiamsi semper mihi ipsi dictitarem "obstinata mente perfer, obdura".
Fatius: Facile intellegere possum quomodo eodem tempore te amare et odisse posse eandem mulierem... Id facillime intellego, cum cotidie Lucina Littizzetto familiariter utar!
Catullus: Non meam adflictionem ridere! Patiebar, nesciebam cur mihi animus sollicitus esset, sed fieri sentiebam et excruciabar. Postremo cognitum habui me amare magis sed bene velle minus.
Fatius: Audivistine etiam nunc de Lesbia?
Catullus: Quisnam est quo ipsa Romae familiariter non utitur?
Fatius: Intellego! Intellego! Nunc nostri colloqui tempus actum est. Catulle, sacer poeta, tibi plurimas gratias ago ut nobiscum fueris.
Catullus: At tibi gratiae agendae sunt, quod me ad tuam trasmissionem invitavisti. Nunc anxius sum quod Licinius Calvus, carissimus amicus, me exspectat domi suae; dixit se iucundissimum munus mihi dare cupere. Salvete omnes vos.
CLAP CLAP CLAP
Fatius: Et nunc, dilecti telespectatores, post hunc gratissimum hospitem... ecce tempus quod quoque vespere maxime timeo... Adest Lucina Littizzetto!!!
Littizzetto: Nonne tuus hospes Catullus ille erat?!?! Ipse qui "Odi et amo" scripsit? Edepol! Ecastor! ...Nonne Catullus et Lesbia erant iugum re ipsa (italice "COPPIA DI FATTO")? Quid Eminens putabit?!?!
Emineeeeeens...!! Emineeeeens...!!!

(*) Gli autori di questa "intervista impossibile" sono: Carla D'Amico, Alessia Madonia e Giuseppina Vara del Liceo Classico "G. Meli" di Palermo.
ANTONIO STIRA ALL'ORGANO DELLA CATTEDRALE DI PALERMO (8 Gennaio 2008 - Festa di San Sebastiano)



Le altre foto della festa

http://www.coralesansebastiano.it/foto_san_sebastiano_2008.htm

SUCCEDE A SCUOLA!!!

Firenze, prof fuma spinello in classe
Video su YouTube: "Sei il meglio"
FIRENZE - Il prof Alberto Burchielli fuma uno spinello in classe e finisce su YouTube. E' l'insegnante di educazione fisica dell'istituto tecnico Marco Polo di Firenze che, seduto alla cattedra, aspira avido qualche boccata davanti agli alunni divertiti mentre lo riprendono con i videofonini. "E' uno pseudo docente", tuona indignato il presidente della provincia toscana ma i ragazzi si mobilitano e minacciano di occupare l'istituto se l'insegnante non sarà riabilitato. Il tam-tam di solidarietà al prof-amico ha invaso anche il web: "E' il meglio", scrive un giovane che si nasconde dietro lo pseudonimo Baronsperlavita. "E' un bomber. Prof, le vogliamo bene".
Il preside però ha sospeso l'insegnante pur precisando: "Non era un vero e proprio spinello. Solo tabacco". Il ministro all'Istruzione Giuseppe Fioroni replica con un pizzico di ironia: "Nelle scuole è vietato fumare. Se poi si fosse trattato davvero di una canna, figuriamoci!" E lui, il professor Alberto Burchielli, amareggiato conclude: "Sono dispiaciuto. Mi sento tradito dalla scuola". (13 marzo 2008)

giovedì 13 marzo 2008

BERLUSCONI L'ULTIMA FOLLIA!

CONCERTO DI STRASBURGO: IL SONNO DEI "GIUSTI"

L'occasione era solenne: i 50 anni del Parlamento europeo. Il programma invitante: "L'Inno alla gioia", che è pure l'Inno europeo, suonato dall'orchestra giovanile dell'Unione europea. Ma la musica non è servita per tener desti alcuni deputati. Le note di Beethoven sono state soporifere per il presidente della regione dell'Alsazia Adriene Zeller e per il rappresentante della Repubblica Ceca Ransdorf Miloslav (nella foto Adriene Zeller accanto a Fabienne Keller, sindaco di Strasburgo)



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OPERATA AL CERVELLO NEL 3 SEC.D.C.


Il cranio di una giovane donna risalente al terzo secolo dopo Cristo è stato ritrovato a Veria, nel nord della Grecia, e mostra che la donna subì una trapanazione al cervello, una forma di operazione chirurgica al cervello realizzata fin dalla preistoria, descritta in seguito da Ippocrate. "Il cranio mostra una ferita e riteniamo che sia stata dovuta ad un intervento chirurgico complesso, realizzato da un medico esperto" ha detto Ioannis Graikos, a capo degli scavi che hanno portato alla luce i resti della donna.

MANIFESTI ELETTORALI: MATITA ROSSO-BLU

Manifesti 1

BENIGNI - IL I CANTO DELL'INFERNO