domenica 10 maggio 2009

IL DITO DI VERONICA

Ma davvero il divorzio del nostro papi-premier non sarebbe “anche” una questione politica? Con i pesanti dubbi sulle sue frequentazioni di minorenne sollevati pubblicamente dalla moglie, che ha segnalato pure una specie di malattia maniacale del suo consorte per le questioni attinenti al sesso? Con lo stesso Berlusconi che sull’argomento fa interviste difensive ai direttori di due grandi quotidiani, mentre i dipietristi gli chiedono in parlamento se le accuse di Veronica “rispondono al vero”e il cattolicissimo l’Avvenire comincia a chiedergli conto della sua vita così poco consona ai valori di cui dovrebbe essere il campione?

E’ una vicenda appassionante proprio sul piano pubblico questa berlusconeide, perchè può diventare una cartina di tornasole di quanto il nostro paese abbia ancora anticorpi per criticare chi comanda, per opporsi ad una politica sempre più in caduta libera verso il puro potere personale. Ed è una storia doppiamente intrigante perchè è intrecciata alle donne e all’uso del loro corpo, lo strumento prediletto di Berlusconi non solo per i privati svaghi ma per spettacolarizzare la vita pubblica e svuotarla di ogni contenuto.In nessun altro paese dell’Occidente è successo così in grande, e con un aiuto così massiccio della Tv (Segnalo a questo proposito un agghiacciante documentario sull’argomento che potete vedere on line, www.ilcorpodelledonne.com). Veronica è la prima che, sia pure per motivi privati, ha provato a suo rischio e pericolo a mettere un dito nell’ingranaggio. Almeno di questo le va reso merito.

In: http://valentini.blogautore.espresso.repubblica.it/2009/05/05/i-meriti-di-veronica/


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