giovedì 16 luglio 2009

VU' CUMPRA' IN VATICANO

Sulle frequentazioni del Premier, la Chiesa, com’è noto, in un primo tempo ha reagito, e oggi ne intuiamo il motivo; non solo è intervenuto il prestigioso organo della CEI con le parole di Mons Crociata («Degrado morale e libertinaggio: bisogna reagire») ma anche in vari giornali parrocchiali e diocesani si è notata una «Lettera aperta a Berlusconi: tra confusione e immoralità» e si i sono lette, in questi ultimi mesi, queste frasi: «Basta eccessi e derive, gli italiani chiedono coerenza e sobrietà». «Una privacy che non si può nascondere». «Le vicende che coinvolgono il premier gettano molte ombre sulla credibilità del Paese: speriamo di uscire presto da questa melma». «Il re è nudo?». E’ chiaro che Berlusconi ha avuto paura di perdere l’elettorato cattolico e allora fa al Vaticano una offerta che che non si può rifiutare: una legge urgentissima e ultrabigotta sul fine vita, in cambio di uno smorzamento di toni da parte della Chiesa o addirittura di un ‘Licet’ sulle sue abitudini perverse. Ed ecco che la legge, approvata dal Senato lo scorso 26 marzo, nelle ultime settimane ha avuto una improvvisa e incredibile accelerazione nel percorso verso la Camera. Ben presto si arriverà al rush finale. E allora, alla luce di tutto questo, mi sembra che lo scandalo delle indulgenze ai tempi di Leone X sia un innocente gioco a monopoli rispetto al degrado politico e morale che stiamo vivendo. Per quanto riguarda la Chiesa, forse occorrerebbe che Cristo redivivo, in carne e ossa, entrasse dentro il tempio e, con un lungo scudiscio, ne scacciasse fuori i briganti.

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