Incontrando la signora Merkel il nostro presidente del Consiglio, tra le altre carinerie, ha proposto Lufthansa come partner di Alitalia. Fosse stato a colloquio con l´amico Putin, avrebbe proposto Aeroflot; con un congolese, Air Congo; con un marziano, Air Marte. E così via.Già altre volte ci siamo soffermati con ammirazione su questa instant-politik che consiste nel mettere a suo agio l´interlocutore del momento. Almeno per il paio d´ore che trascorrono insieme, Berlusconi vuole che il suo ospite si senta pienamente soddisfatto. E´ un´attitudine arcitaliana, da bravo maître d´hotel, da intrattenitore navigato che sapendo di non poter contare su primati di ordine militare o politico, ogni volta che vede uno straniero punta tutte le sue carte sulla sua benevolenza. Se costui si sente a proprio agio, tornerà volentieri in Italia e ne parlerà favorevolmente con altri turisti molto influenti. L´unico rischio è che queste buone referenze, una volta messe a confronto, perdano di peso. Se i vari capi di Stato gratificati da Berlusconi dovessero incontrarsi, e ognuno di loro raccontasse che gli sono stati promessi un pezzo di Alitalia, una cripta personale in San Pietro, una rete Rai e l´isola di Capri, potrebbe sorgere qualche sospetto.
Michele Serra, Repubblica 20.11.08
giovedì 20 novembre 2008
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